Autocarro N1, furgone, fuoristrada e pick-up: chi può guidarlo e quando?

Chi può guidare un autocarro N1? Quale patente serve? Ci sono limitazioni alla circolazione nei fine settimana? Si possono trasportare passeggeri? Trasporto conto terzi o uso in conto proprio? Fisco e assicurazione.

Sull’uso e la circolazione degli autocarri (veicoli immatricolati N1) c’è molta confusione, soprattutto riguardo a quando usarlo, come usarlo e alla possibilità o meno di trasportare persone (e bambini). Facciamo un po’ di chiarezza per chi deve o ha intenzione di acquistare (o ne possiede uno) un veicolo immatricolato autocarro sotto le 3,5 tonnellate, quindi furgoncini, furgoni o pick-up.

In generale, diciamo subito che dipende tutto dalla carta di circolazione, quindi bisogna fare particolare attenzione a cosa c’è scritto, soprattutto nel caso in cui si stia per acquistare un veicolo usato immatricolato come autocarro N1 (veicoli commerciali ma anche automobili).

Cos’è un autocarro N1?

Prima di tutto, vediamo quale tipologia di veicolo è classificata come autocarro. Secondo il Codice della Strada, gli autocarri sono quei “veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse” (C.d.S. art. 58, lettera d)

Al trasporto di cose corrisponde la categoria N (veicoli a motore destinati al trasporto di merci, aventi almeno quattro ruote). In particolare, la N1 definisce i veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t.

Nel caso di un privato, nella carta di circolazione l’autocarro N1 dovrà risultare immatricolato per USO PROPRIO

È qui che troviamo i veicoli commerciali leggeri (furgoncini e furgoni, codice carrozzeria F0) e i pick-up (codice carrozzeria K0 o K9) che si guidano con la patente B e che più spesso possono essere utilizzati anche nell’uso in conto proprio.

Uso autocarro “conto terzi” o “conto proprio”.

Sul libretto di circolazione di un autocarro oltre alla categoria del veicolo è indicata anche la sua destinazione d’uso: “uso proprio” o “uso di terzi”.

Il Codice della Strada dice che “i veicoli possono essere adibiti a uso proprio o a uso di terzi” e che “si ha l’uso di terzi quando un veicolo è utilizzato, dietro corrispettivo, nell’interesse di persone diverse dall’intestatario della carta di circolazione. Negli altri casi il veicolo si intende adibito a uso proprio.” (C.d.S. art. 82)

Il conto terzi, insomma, è per esempio quello dei corrieri, dei traslocatori, degli Ncc, dei taxi ecc che devono avere anche la CQC. L’uso in conto proprio potrebbe essere quello di un artigiano, un commerciante o anche un privato.

Autocarro N1 uso privato?

Anche se sei un privato che non ha la partita iva puoi acquistare e guidare un autocarro N1, quindi un furgoncino, un furgone, un pick-up o un piccolo fuoristrada come il nuovo pick up EVO4 Cross AWD Autocarro e usarlo nel tempo libero per le tue passioni o hobby.

Il conto proprio, infatti, copre anche le esigenze di chi vuole usare un veicolo commerciale per portare attrezzature sportive ingombranti o animali, ma anche fare lavoretti nella casa fuoriporta e così via.

Un furgoncino/pick-up immatricolato come autocarro N1 in conto proprio può essere impiegato nel tempo libero per trasportare le attrezzature legate al proprio hobby

Lo svantaggio, in questo caso, è solo a livello fiscale perché non si può scaricare l’IVA al momento dell’acquisto e nel mantenimento e anche l’assicurazione può essere un po’ più alta di quella per autocarro standard.

Assicurazione autocarro uso privato.

Con l’autocarro per uso privato (conto proprio) c’è la possibilità di utilizzo del veicolo senza limitazioni di orario, quindi anche nei giorni della settimana non lavorativi, e si possono trasportare persone.

L’assicurazione, quindi, può essere più alta di quella dedicata agli autocarri per uso professionale in conto terzi.

Autocarro aziendale uso professionale, attenzione all’assicurazione

La polizza assicurative per un autocarro uso professionale pensata per gli autocarri N1 immatricolati per uso in conto terzi prevede limitazioni di orario (copertura nei giorni lavorativi) e non prevede il trasporto di passeggeri non addetti al trasporto.

Anche per questo motivo, oltre che per le sanzioni amministrative e il ritiro della carta di circolazione, non è assolutamente consigliato trasportare passeggeri sul furgoncino, sul furgone o sul pick-up in conto terzi. In caso di sinistro potrebbero non essere coperti (verificare la polizza).

Assicurazione autocarro aziendale uso misto professionale e privato.

Il titolare di un’azienda che immatricola l’autocarro N1 per il trasporto in conto proprio, con l’intenzione di un uso “misto”, professionale e privato, quindi anche fuori dagli orari e dai giorni lavorativi e trasportando passeggeri deve comunque fare attenzione nella scelta della polizza affinché tutte le casistiche siano coperte.

Un autocarro N1 aziendale immatricolato per uso proprio, può essere usato durante la settimana per i trasporti di lavoro e poi nel weekend per fare una gita fuori porta

Si può prestare un autocarro N1 aziendale?

In ogni caso, è sempre sconsigliato prestare l’autocarro N1 destinato al trasporto in conto terzi o aziendale a persone non addette al trasporto o esterne all’azienda.

Delega per uso autocarro quando farla

Qualora fosse proprio necessario prestare l’autocarro è bene preparare una delega del titolare dell’azienda, che se va a un dipendente può anche essere annuale, ma se va a una persona terza, un amico o un parente, è meglio che sia per un periodo molto breve.

Ricordiamo che, comunque, la delega può servire in caso di controllo amministrativo su strada, ma potrebbe non avere valore per l’assicurazione in caso di sinistro (verificare la polizza).

Destinazione d’uso di un autocarro, cosa si rischia a non rispettarla.

Comunque, se si utilizza un veicolo per una destinazione d’uso diversa da quella indicata sulla carta di circolazione la sanzione amministrativa va da 80 a 318 euro, più il ritiro della carta di circolazione.

E se, in particolare, si utilizza un veicolo dichiarato per il trasporto di cose anche per il trasporto di persone occupando le aree destinate al carico senza l’autorizzazione della Motorizzazione, ci sono una sanzione amministrativa da 398 a 1.596 euro e il ritiro della carta di circolazione. Insomma, non si scherza.

Quante persone possono viaggiare sull’autocarro N1?

Quindi, tolto il conto terzi in cui chi non è addetto al trasporto non può salire sull’autocarro N1, nel conto proprio si possono trasportare persone anche su furgoncini, furgoni e pick-up. Quante persone? Dipende sempre da ciò che è indicato nella carta di circolazione, da 2 a 9 compreso l’autista.

Si possono trasportare bambini?

Per quanto riguarda la possibilità di usare l’autocarro, ad esempio, per accompagnare i bambini a scuola, nel conto proprio non c’è una distinzione tra passeggeri adulti e bambini.

Il Codice della Strada specifica soltanto che “i passeggeri sino a 12 anni possono occupare i posti anteriori dei veicoli delle categorie M1 ed N1 solo se trattenuti da idonei sistemi di ritenuta.” (C.d.S. art. 172)

Quando possono circolare gli autocarri N1?

Le limitazioni alla circolazione per gli autocarri nei fine settimana riguardano solo le strade extraurbane e i veicoli con MTT superiore a 7,5 tonnellate, quindi gli autocarri N1, cioè quelli sotto le 3,5 t, possono sempre circolare, come le automobili.

Si può immatricolare un pick-up come M1?

La categoria M1 indica i veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente (C.d.S. art. 47). Un privato che acquista un pick-up per un uso famigliare potrebbe pensare di immatricolarlo come M1

Ebbene, questo in Italia non è possibile, quindi i pick-up possono essere immatricolati solo ed esclusivamente come autocarro N1. Per chi volesse farne un uso di famiglia l’unica strada è fare attenzione a immatricolarlo per uso in conto proprio.

Si può usare un pick-up immatricolato come autocarro N1 uso proprio per trasportare amici e attrezzature sportive

Svantaggi fiscali autocarro uso proprio.

Una volta fatto questo, gli svantaggi sono solo fiscali: se si tratta di un privato non potrà in nessun modo scaricare l’Iva, se azienda si potrà scaricare solo una parte.

In entrambi i casi, comunque, bisognerà anche fare molta attenzione alla polizza assicurativa, accertandosi che copra tutti i giorni dell’anno e qualunque tipo di passeggero.

Trasporto passeggeri su autocarro, richiesta deroga.

In casi eccezionali e temporanei, per trasportare passeggeri su un autocarro conto terzi, si può richiedere alla Direzione generale della Motorizzazione l’autorizzazione a derogare la destinazione d’uso specificata nella carta di circolazione. Questa autorizzazione viene rilasciata con il nulla osta del Prefetto, ma riguarda situazioni veramente particolari, come potrebbe essere il trasporto di operai in zone disagiate in occasione di calamità naturali.

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